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Fragili e abbandonati: sono i bambini disabili di Tablada de Lurin, che vivono nelle baraccopoli costruite sulle dune del quartiere del Cono Sur a Lima in Perù. Il progetto V.E.L.A. – Vidas Especiales en La Arena – prevede la costruzione di un centro di riabilitazione e aggregazione per ragazzi con disabilità e le loro famiglie.

La finalità più profonda del progetto è però quella di creare un circolo virtuoso di solidarietà, che parta dalla valorizzazione delle persone con disabilità come «immaginabili risorse» e che veda le loro potenzialità come volano di cambiamento attraverso la realizzazione di eventi che uniscano partecipazione sociale, cultura e solidarietà.

Il progetto V.E.L.A è realizzato in loco dall’Associazione senza scopo di lucro CEPROF che sta alacremente lavorando per l’avvio di una struttura rivolta alle famiglie con bambini  disabili, all’interno della quale i bambini possano essere accolti e sostenuti nelle loro fragilità, in uno spazio adeguato e con cure professionali. Il progetto vuole rispondere ai bisogni delle famiglie indigenti che abitano le periferie di Lima, che difficilmente possono avvalersi delle strutture assistenziali preposte ad occuparsi di disabilità. La situazione è aggravata dal fatto che si tratta spesso di donne sole, abbandonate dai mariti proprio per la condizione dei figli. Tutto ciò avviene purtroppo in un contesto istituzionale che non prevede alcun riconoscimento, né giuridico né economico, alla persona disabile. Le madri sono costrette a scegliere fra l’accudimento del figli e la possibilità di lavorare.

Un ulteriore obiettivo del progetto è dunque quello dare la possibilità alle madri di impegnarsi in ambito lavorativo e reperire le risorse per il sostentamento dell’intera famiglia. Il Centro “V.E.L.A” vuole offrire dunque uno spazio dedicato ai bambini disabili, affinché possano ricevere un’assistenza completa, favorendo il loro sviluppo sia intellettivo che fisico, migliorando il loro livello di autonomia e comunicazione e la loro vita sociale e familiare. Per fare questo ci proponiamo di:

  • creare un centro socio-sanitario aperto alle famiglie, che offrirà servizi di assistenza e ospitalità diurna ai bambini disabili, con servizi interni specifici di fisioterapia e servizi di logopedia;
  • rendere accessibile alle fasce deboli servizi di trasporto e accompagnamento con veicolo attrezzato per il trasporto disabili;
  • rendere accessibili alle fasce deboli merci di largo consumo (per es. vestiti, mobili, ausili sanitari, biciclette e cose per bambini), proponendo una rete del ri-uso locale;

Importante sarà infine l’aspetto culturale che il Centro diurno vuole affrontare: l’inclusione dei bambini e delle persone disabili nella comunità. Desideriamo fortemente che il centro diurno diventi infatti un punto di riferimento per tutta la comunità, dove possano fare uso dei suoi servizi tutte le persone che abbiano bisogno di cure e riabilitazione, ma che si configuri anche come luogo di incontro e aggregazione. Per noi di Harembee il progetto V.E.L.A è anche l’occasione per sperimentare meccanismi virtuosi di lavoro in rete, con attenzione all’ambiente e alla finanza etica partecipata, attraverso la promozione dei concetti del riuso e sviluppando competenze e sinergie con altre realtà strutturate ed esperte presenti nella Provincia di Trento (menzioniamo l’importante partnership con la cooperativa sociale Alpi attraverso il progetto Ausili off – officina di recupero per il riutilizzo di ausili sanitari dismessi dalla Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento – e con C.S.4. per la gestione di servizi per la disabilità psico-fisica.)